Tre consigli di lettura del Prof. Massimo Cazzulo, Presidente della Società Filellenica Lombarda: Henry Miller, Ghiannis Ritsos e Dario Del Corno.

Il Colosso di Marussi 

Un viaggio compiuto nel 1939, rivela a Henry Miller una Grecia incontaminata dalla modernità e dalle sue ipocrisie, proprio mentre il mondo stava andando incontro alla tragedia della guerra. Qui l’autore entra in contatto con alcuni fra i maggiori intellettuali greci dell’epoca: da Katsimbalis (è lui il “colosso”) a Seferis, del quale colse il valore, ventitré anni prima che al poeta fosse assegnato il Premio Nobel per la Letteratura. 
I colori, la luce, la sacralità dei luoghi, ma anche il modo di vita sono raccontati con ammirazione e con entusiasmo. 
La Grecia di Miller - talora un po’ naïve, ma autentica nell’essenza - forse non esiste più o ne rimangono solo frammenti sparsi, soprattutto nei villaggi, ma lo spirito del luogo, le emozioni della sua luce, dei suoi colori, la cordialità dei suoi abitanti, lo stupore che afferra il viaggiatore più attento ad “ascoltare” le mille voci che ci parlano da tremila anni di civiltà, restano le stesse vissute dall’autore. 



Delfi, Serenata al chiaro di luna 

"L'incarnazione dell'umano nella sua piú estrema, intima e fragile radicalità nel cuore dell'atto poetico come senso, come forma e verità, trova nei versi di Ghiannis Ritsos un esito insuperato e 'indiscutibile'. L'incontro con la sua scrittura, con la sua storia personale, ha fatto risuonare in me, nelle corde dell'emozione e del sentimento, la voce dell'ecce homo e simultaneamente dell'ecce poeta. Le due espressioni si fanno nel respiro delle parole una sola cosa e trascorrono con potenza e grazia, in una laicissima pietas che abbraccia l'uomo, la natura, gli animali, il cosmo, il firmamento, le cose, il tempo, i fenomeni atmosferici. [...]". (Dall'introduzione di Moni Ovadia). 

Serenata al chiaro di luna è uno struggente monologo che mette a nudo la forza sentimentale di un amore senile, la disperata ricerca di un amore che l’età neppure l’età può negare. 



Nella terra del mito 

Con una scrittura leggera e raffinata, Dario Del Corno – uno dei maggiori grecisti italiani del dopoguerra – ci guida nelle città e nei monumenti della Grecia antica, tenendo il mito come sestante. I toni lievi rendono la lettura piacevole, mai monotona, destinata non solo ai grecisti ma anche – e soprattutto – a chi viaggi in Grecia per lasciarsi affascinare da essa. Senza scadere nel banale e senza trasformare le grandi saghe mitiche - rese immortali dai poeti antichi – in futili raccontini, Del Corno traccia una mappa culturale della Grecia che è anche la mappa sulla quale ci incamminiamo ogni volta che visitiamo qui luoghi, alla ricerca di noi stessi.


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