Società Filellenica Italiana

  Sabato 4 febbraio, alle ore 17,00, S.E. Georgios Antonopoulos , Vescovo di Crazia, Metropolia Ortodossa d’Italia, officerà la cerimonia della Vasilopita (βασιλόπιτα) presso l'Hotel Victoria Maiorino di Cava de’ Tirreni (Corso G. Mazzini, 4), sede della Società Filellenica Italiana. La Società Filellenica Italiana e la Comunità Ellenica di Napoli e Campania sono lieti di invitare Elleni e Filelleni a condividere questo momento di fraternità.

Giovedì 26 gennaio, presso la storica Biblioteca Sormani di Milano, dove nacque nel 2016 la Società Filellenica Lombarda, si tiene il primo incontro del 2023 per parlare della lingua greca. Il tema sarà trattato da poeti e traduttori, nel confronto fra esperienze italiane e greche.    

Domenica 15 gennaio le nostre Associazioni, come tutti gli anni, si sono incontrate per una domenica di cultura, in occasione della mostra dedicata a Bisanzio al Museo Archeologico di Napoli. Di seguito alcune fotografie di Maria Alessandra Crescitelli e di Jannis Korinthios. Per un reportage più completo della mattinata  v.  kellianos  

Domenica 15 gennaio , alle ore 11.30 , appuntamento davanti al Museo Archeologico di Napoli per la visita guidata organizzata nelle lingue greca ed italiana dalla Comunità Ellenica di Napoli e Campania e dalla Società Filellenica Italiana. Saremo accompagnati alla scoperta di Bisanzio, attraverso le testimonianze offerte dal nostro territorio, ove i Bizantini hanno vissuto e operato, lasciando tracce straordinarie della loro presenza.  E dopo la visita al Museo ... l'immancabile pizza comunitaria!!! Per prenotazioni ed informazioni più dettagliate scrivere a:  filellenica@gmail.com .  

Con piacere diamo notizia del nuovo volume di Dimitri Makris , registra greco e amico della Filellenica, che sarà  presentato nei prossimi giorni ad Atene, presso l'Istituto Italiano di cultura: " Carosello dietro le quinte. Memorie di un regista ". La recensione che segue è di Paolo Soraci C’è stato un tempo in cui alla televisione italiana (e solo sulla televisione italiana) le merci venivano pubblicizzate tramite piccoli film che in pochissimi minuti riuscivano a raccontare una storia, a costruire dei personaggi e delle situazioni, a dare vita a un’atmosfera, e in definitiva a ritrarre un Paese che stava affacciandosi a benessere e modernità, ai consumi, dopo secoli di miseria, un ventennio di dittatura, cinque anni di guerra devastante, una lunga, epica, Ricostruzione. Solo negli ultimissimi secondi appariva il prodotto pubblicizzato. Era, e molti se lo ricordano, il Carosello: per i bimbi, ambitissima colonna d’Ercole tra veglia e sonno e conseguente arma di ricatto