Le prime quattro sessioni del Convegno internazionale "Dante e la Grecia".

Il Convegno Internazionale "Dante e la Grecia" è parte del progetto omonimo, approvato dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante Alighieri.

L'iniziativa ha come promotori: la Società Filellenica Italiana, Ente attuatore, l'ETPbooks di Atene, il Comitato di Atene e quello di Nicosia della Società Dante Alighieri, l'Associazione SEPI di Atene (composta da cittadini greci laureati in Italia), la Lectura Dantis Metelliana, i Dipartimenti di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione e di Studi Umanistici dell'Università di Salerno, nonché il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università "Aldo Moro" di Bari. 

E' stata organizzata in collaborazione e con il sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura di Atene. 

Gode del patrocinio dell'Ambasciata d'Italia ad Atene, dell'Ambasciata d'Italia a Nicosia, dell'Ambasciata di Grecia a Roma, del Consolato Generale Onorario di Grecia a Milano e del Comune di Ravenna. 

Si avvale del supporto del Centro Culturale "Axiothea" dell'Università di Cipro, della Società Filellenica Lombarda e delle Comunità Elleniche dell'Emilia-Romagna, di Bari, di Milano, di Napoli e Campania.  

Il Comitato Scientifico del progetto è composto dai prof.ri Davide Canfora (Università di Bari), Paolo Cesaretti (Università di Bergamo), Giulio Maria Chiodi (Università dell’Insubria, Direttore scientifico della Società Filellenica Italiana), Chrysa Damianaki (Università del Salento), Rosa Giulio (Università di Salerno), Michael Pieris (Università di Nicosia), Giannis Tsolkas (Università Capodistria di Atene), Gerasimos Zoras (Università Capodistria di Atene); esso è presieduto dalla Prof.ssa Irene Chirico dell'Università di Salerno, responsabile scientifica del progetto.


Introduzione al Convegno Internazionale “Dante e la Grecia” della Prof.ssa Irene Chirico dell’Università di Salerno, responsabile scientifica del progetto.



1° Sessione: "Dante e la scienza greca"
Responsabile: Prof. Davide Canfora, Università di Bari

La scienza greca fu per Dante patrimonio di conoscenze imprescindibile al quale attingere per la sua opera. Le sue competenze scientifiche muovono dal sapere greco declinandolo secondo le esigenze della poesia e, talvolta, superandone gli approdi conoscitivi. E se la geometria euclidea, in quanto modello di sapere perfettamente strutturato, conquista il primato tra le scienze nella Commedia, dove le forme geometriche rinviano alla conoscenza di profonde verità, la fisica aristotelica definisce l’idea dantesca di tempo attraverso il sapiente uso della retorica classica. Il superamento di quest’ultima Dante propone nel De vulgari eloquentia, riscrivendo anche la precettistica delle poetrie mediolatine, lungo un percorso che troverà concreta realizzazione nella Commedia. Questi sono alcuni degli aspetti della cultura scientifica di Dante che il panel Dante e la scienza greca affronta, a conferma di un interesse del Sommo Poeta per le scienze —testimoniato tra l’altro dalla dissertazione di filosofia naturale della Questio de aqua et terra — sempre all’interno di una visione del sapere integrato tra arti del trivio e del quadrivio.





2° Sessione: "Dante e il mito"
Responsabile: Prof. Gerasimos Zoras, Università di Atene

Una feconda avventura culturale è il carattere distintivo del panel "Dante e il mito greco", che indaga l’eredità della mitologia greca nelle opere dantesche, in particolare nella Commedia e nelle Eglogae, nelle quali gli eroi mitici virgiliani sono utilizzati in chiave allegorizzante, a sostegno della scelta dantesca di una lingua nuova. Il recupero delle figure della mitologia greca in Dante avviene attraverso una originale mediazione che realizza il loro ri-uso tanto in funzione analogica, come dimostra nella Commedia il mito di Ganimede, il cui utilizzo dantesco influenzerà la poesia di Geoffrey Chauser, quanto in funzione antitetica, come il mito di Ulisse, il cui “folle volo”, opposto all’umile viaggio di Dante, è punito con la morte, mentre Muse e Sirene concorrono a realizzare la meraviglia di una esperienza di alta magnanimità.




3° Sessione: "Dante e Bisanzio"
Responsabile: Prof. Paolo Cesaretti, Università di Bergamo

Un panel dedicato al rapporto di Dante con Bisanzio motiva la sua necessità alla luce di vari fattori:
. la continuità storica dell'ideale romano-imperiale (così vitale per Dante) testimoniata da Bisanzio;
. la questione delle fonti a Dante note in merito all'impero di Bisanzio ("filtri" a vario tasso di distorsione);
. la permanenza di Dante a Ravenna, "orma bizantina" in Occidente e ricettacolo di opere d'arte bizantine che agirono sull'immaginario visivo dantesco;
. la caratterizzazione delle figure di Costantino e di Giustiniano in Dante, anche alla luce del rapporto tra Impero e Chiesa;
. il singolare "parallelismo storico" tra la vita di Dante (1265-1321) e l'ultimo periodo dell'impero bizantino (inizio nel 1261);
. la validità internazionale di un recente filone di ricerca sulla questione Bisanzio/Dante avviato in Italia (Università di Bologna e sede di Ravenna).
Su questi temi, anche in reciproco dialogo interdisciplinare, verteranno le relazioni.




4° Sessione: "Dante e la nascita delle identità nazionali"
Responsabile: Prof.ssa Rosa Giulio, Università di Salerno

E' ben vero che la frammentazione politica della Penisola ai tempi di Dante fu da lui vissuta in forte antitesi all'ideale universalistico dell'Impero e che fu profonda la sua delusione per l'ormai ineluttabile tramonto della presenza imperiale in Italia. Ma è altrettanto vero che è dalle sue Opere che comincia a delinearsi un profilo identitario dell'Italia non tanto nella sua geografia quanto nei suoi connotati linguistici e culturali.
E quando nel diciannovesimo secolo si volle individuare, con Francesco De Sanctis, il processo di genesi e sviluppo dell'idea di Patria, lo si trovò proprio nell'evoluzione letteraria delle genti italiche, che aveva tenuto assieme letteratura e politica, critica e impegno civile, alimentando l'obiettivo della liberazione dell'Italia sia dallo Straniero che dalla superstizione. La riflessione desanctisiana portava a compimento un processo secolare nel corso del quale aveva trovato consistenza l'idea del "Dante redivivo" di Vincenzo Monti e della "riscoverta" del vero Dante operata dal Vico, nella assimilazione dei caratteri del Poeta fiorentino con l'antica poesia di Omero, riconosciuto poeta "sovrano". La lettura foscoliana aveva del resto già emblematizzato i due Poeti: Dante fuggiasco ed esule e Omero cieco e mendico divengono metafore della identità e della coscienza nazionale nella lotta per la libertà non solo d'Italia e di Grecia ma di tutti i popoli della Terra.




Seguiranno:

5° Sessione: “Dante nelle Acque di Cipro” 
Responsabile: Prof. Michael Pieris, Università di Nicosia

Lo spazio di mare che divide Cipro dai continenti asiatico ed africano è stato da sempre un crocevia di popoli: le loro diverse culture, interiorizzate e metabolizzate, hanno prodotto il risultato sincretico e armonico dell’identità cipriota. A questa sorte non poteva certo sfuggire l’alta Poesia di Dante Alighieri, di cui vi è traccia sensibile in autori ciprioti come Christodoulos Galatopoulos e lo stesso Michalis Pieris, responsabile della sessione del convegno internazionale “Dante e la Grecia”, che si svolgerà a Nicosia il prossimo 27 settembre; ma anche in Poeti che, da coste diverse dello stesso mare, hanno scelto la lingua greca per esprimersi, come l’alessandrino Konstantinos Kavafis. Un brodo primordiale, quello delle acque di Cipro, dal quale, per la ferrea legge della cultura, che è sempre reciprocità, sono anche giunti a Dante influssi inconsapevoli e talora criptici, dalla voce del siriaco Luciano alle molteplici suggestioni arabe.

6° Sessione: "Dante nella letteratura greca moderna e contemporanea"
Responsabile Prof.ssa Chrysa Damianaki, Università del Salento

In occasione della giornata dedicata al grande poeta fiorentino, che si svolgerà presso l’Istituto Italiano di Cultura ad Atene, il 30 settembre 2021, alcuni studiosi ripercorreranno in particolare la fortuna della lezione dantesca in grandi nomi della letteratura greca moderna: da Kavafis a Kazantzakis, da Sikelianòs a Prevelakis. Si farà inoltre il punto sulle traduzioni dell’opera dantesca in greco dall’Ottocento ad oggi.


Di prossima pubblicazione: 

Il programma completo delle iniziative autunnali (compreso le sessioni 5° e 6° non ancora pubblicate), che si svolgeranno in presenza nell’ambito del progetto “Dante e la Grecia”.




















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