Eugenio Montale, Divinità in incognito: Lettere a Margherita Dalmati (1956-1974), a cura e con introduzione di Alessandra Cenni



"In quella accesa primavera greca, a passeggio tra scavi archeologici e discontinue testimonianze della modenità, i due poeti si erano dati appuntamento proprio nel luogo dove il dramma della storia si coniuga con l'antica bellezza e con il fascino di un paesaggio immutato. Margherita Dalmati ed Eugenio Montale, in quell'arile del 1962, s'incontrarono ad Atene, entrambi poeti e profeti di un mondo a venire, confondendosi tra i turisti voraci consumatori di bellezza. Tra loro c'è una differenza di età di 24 anni, ma sono molto simili per la capacità di trattenere la giovinezza nel gusto estroso dell'umorismo e nel temperamento timido e fantastioso, attratti dalla realtà come dai suoi simboli. E'  il vero inizio di un'amicizia durata fino alla morte del poeta, nel 1981".

Con queste parole ha inizio la bella e lunga introduzione (oltre trenta pagine, comprese le accurate note), che la nostra amica Alessandra Cenni, appassionata studiosa e autrice, fa delle lettere, finora inedite, che Eugenio Montale e Margherita Dalmati (nome d’arte della poetessa e musicista greca Maria Nike Zoroyannidis) si sono scambiate dal febbraio del 1956 al gennaio del 1974.
Difficile trovare più tenereza che in una lettera...

Per un profilo di Margherita Dalmati, curato da Alessandra Cenni per l’iniziativa della Filellenica “La Grecità in un click” clicca qui.

 

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