Greci, Fenici e Romani in una giornata al museo archeologico di S. Maria di Capua Vetere.




Domenica 3 giugno, la Società Filellenica Italiana insieme alla Comunità Ellenica di Napoli e Campania organizzano la visita alla mostra “Annibale a Capua”, presso il Museo archeologico dell’antica Capua a Via Roberto d’Angiò, 44 – Santa Maria di Capua Vetere: una occasione per conoscere la civiltà fenicia, coeva e con molteplici punti di contatto con la civiltà ellenica; entrambe soccombenti militarmente, ma non culturalmente, rispetto alla prepotente affermazione di Roma nel Mediterraneo. 

La visita al Museo archeologico (gratuita, trattandosi della prima domenica del mese) consentirà, inoltre, di ammirare anche molti reperti di provenienza greca, fra cui oinochoai trilobate (brocche per il vino) e kotylai (tazze), coppe ioniche e vasi attici a figure nere e rosse con scene mitologiche, nonché vasi a figure rosse di produzione cumana. 

Guida di eccezione sarà la dott.ssa Ida Gennarelli, Direttrice del Museo e curatrice della mostra, che anche qui ringraziamo per la gentilezza e la disponibilità.
Organizzatrice dell’evento, la Direttrice Scientifica della Società Filellenica Italiana, Prof.ssa Jolanda Capriglione. 



Tutti gli interessati possono farsi trovare alle ore 10.45 all’uscita di S. Maria C. V. sulla A1 (direzione: S. Maria C. V.) ovvero alle ore 11 direttamente all'ingresso del museo. 



Chi desidera prenotare per il pranzo, previsto presso il Ristorante ‘Zenzero e cannella’ (a S. Tammaro) alle ore 13,00, dovrà inviare un bonifico di € 10,00 (dieci), pari al costo del pranzo stesso (straordinariamente previsto per questa iniziativa dal ristorante), sul conto corrente della Società Filellenica Italiana (IT93Q0760115200001022932246) ovvero sul conto corrente della Comunità Ellenica di Napoli e Campania (IT36P0326503401000010129971) entro e non oltre mercoledì 30 maggio, dandone conferma via mail a mgaldi@filellenica.it
Menu del pranzo: Bruschette, Pasta al forno alla bolognese o Pasta e fagioli, arista in crosta e verdure, macedonia fresca. 

Alle ore 15,oo presso il Ristorante ‘Zenzero e cannella’ (a S. Tammaro) si svolgerà il Direttivo della Società Filellenica Italiana. 

Chi non parteciperà al Direttivo, potrà visitare l’Anfiteatro e il Mitreo.



BREVE PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA
Presso il Museo Archeologico dell'Antica Capua a S. Maria Capua Vetere la mostra Annibale a Capua, dedicata alla figura del grande condottiero cartaginese, alla sua grandiosa impresa in Italia e, in particolare, alla sua permanenza a Capua, nel III secolo a.C.Nell'esposizione la presenza di Annibale in Italia viene particolarmente legata alle vicende che coinvolsero Capua, che ebbe l'ambizione di poter sostituirsi a Roma alleandosi con "l'uomo guercio" il terribile nemico del popolo romano.. I visitatori saranno coinvolti nel suo epico viaggio, al cui centro è il Mediterraneo che ci viene restituito con una magnifica descrizione, di grande attualità, di Fernand Braudel, scelta come incipit della mostra: "Che cos'è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre". Il percorso espositivo -con oltre cento opere, suggestivi video, apparati iconografici e un gioco interattivo per entrare nella storia del condottiero- offre l' opportunità di conoscere in modo approfondito uno dei più avvincenti personaggi della storia: temibile avversario di Roma, genio militare ma anche un uomo intriso della cultura ellenistica che permeava il mondo antico.Simbolo dell'impresa di Annibale Barca è l' elefante da guerra, assunto come simbolo della mostra, datato al II-I sec. a. C., che il MANN, partner della mostra, ha concesso in prestito insieme ad altri importanti oggetti, tra i quali una splendida corazza in bronzo, simile al pregevole esemplare rinvenuto nel deserto tunisino a Ksour Essaf e il busto di Scipione, storico avversario e infine vincitore del Cartaginese.Nell' esposizione, insieme alle opere del Museo archeologico dell'antica Capua, troviamo testimonianze provenienti da altri due musei del Polo museale: il Museo archeologico di Teanum Sidicinum con gli oggetti che evocano l'epico viaggio da Gibilterra al Sud Italia, condotto sotto il segno di Eracle e il Museo archeologico di Montesarchio con un cratere emblematico che rimanda alla figura di Alessandro Magno, grande ispiratore di Annibale. E, dal Museo provinciale Campano di Capua, provengono le terrecotte del Santuario di Fondo Patturelli.Un particolare focus sarà dedicato alla permanenza di Annibale a Capua, città ricca e lussuriosa che, secondo lo storico Livio, con i suoi "ozi" contribuì a fiaccare l' esercito cartaginese. Lo splendore e la prosperità di Capua saranno raccontate dai raffinati oggetti delle arisrocratiche 'dame capuane' dell'epoca, tra i quali gioielli e balsamari, e dalle pregevoli armi dei guerrieri campani alleati del condottiero. Attraverso le iscrizioni e un apparato documentario si potranno comprendere i cambiamenti dei rapporti tra le oligarchie locali e quelle romane che favorirono l'ingresso di Annibale in città, nel settembre del 216 a.C.; ma l'appoggio offerto al Cartaginese non arrestò l'avanzata dei Romani a cui i Capuani dovettero arrendersi nella tarda estate del 211, dopo un assedio durato un anno e mezzo.La mostra si avvale, inoltre, del contributo di associazioni e istituzioni scientifiche quali la Rotta dei Fenici garante dell'Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa e Progetto Pilota dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, in linea con il progetto dedicato alle "città del cammino di Annibale" che mette in rete i luoghi che lo hanno visto protagonista.

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