Petizione telematica a favore della Grecia in vista del Consiglio Europeo del 25 marzo



La ricerca fino in fondo della Coesione sociale è l'unica strada per una Europa dei Popoli che abbia la possibilità di guardare al futuro. 

La Grecia rappresenta il banco di prova del futuro d'Europa!

Difendere la Grecia non solo costituisce un nostro dovere per tutto ciò che in secoli di storia ha dato alla Civiltà occidentale.... ma vuol dire anche difendere la stessa sopravvivenza dell'Europa! 

Per queste ragioni, la Società Filellenica Italiana, riunitasi nel giorno 22 febbraio in Assemblea,  invita a firmare la Petizione Telematica "UNITI E SOLIDALI CON LA GRECIA PER CAMBIARE L'EUROPA"


Il testo della Petizione:

UNITI E SOLIDALI CON LA GRECIA PER CAMBIARE L'EUROPA
La Grecia ha intrapreso la strada per uscire dalla crisi. Il Fmi e la Commissione Europea pretendono nuove misure di austerità per dopo il 2018, peraltro in contraddizione tra di loro, che non sono previste né dai Trattati europei né nella costituzione di nessun paese al mondo, e per questo assolutamente ingiuste, dannose ed inaccettabili. Non solo la Grecia, ma anche altri Paesi, subiscono le conseguenze nefaste delle politiche di austerità,  nuove richieste di sacrifici e contro riforme. Sessant’anni dopo la firma dei Trattati di Roma, l’Europa deve tornare alle sue radici democratiche, di pace, di solidarietà e di giustizia sociale. L’Europa deve riprendere il processo di integrazione, all'insegna di unità e solidarietà. Ciò significa archiviare la stagione dell'austerità con le sue ricadute negative, oltre che mettere in discussione la cultura del Patto di stabilità e del Fiscal Compact. 
L’austerità ha scatenato la frammentazione dell’Europa, ha sfregiato le costituzioni democratiche con l’assurdo Patto di stabilità, ha creato disoccupazione di massa in tanti paesi, impoverimento e marginalizzazione. 
L’Europa non deve tornare nei suoi nazionalismi egoistici, i fili spinati, la divisione dei suoi popoli e dei suoi lavoratori, la xenofobia e il razzismo.
L’Europa deve e può uscire dalla crisi unita e solidale cambiando politica e riscrivendo i Trattati ingiusti, creando un grande programma di investimenti pubblici e privati per far ripartire le sue economie e creare posti di lavoro veri per la prosperità di tutti i suoi cittadini. È necessario che l'Europa avvii una politica di contrasto al dumping salariale e sociale e faccia di questo il fondamento del Pilastro europeo dei diritti sociali attualmente in discussione, rilanciando un'idea di welfare inclusivo e di protezione sociale su scala continentale. Si tratta di scelte urgenti soprattutto per restituire speranza e fiducia nel futuro si giovani europei.

Facciamo un appello a tutte le forze democratiche a prendere posizione e a mobilitarsi e al governo italiano di sostenere la Grecia nella riunione dell’Eurogruppo del 20 di febbraio e chiediamo che già il Consiglio Europeo del 25 di marzo per il 60° anniversario dei Trattati istitutivi dell’UE sia l'occasione per rivendicare un’Europa diversa e migliore, quella dei suoi popoli e dei suoi principi democratici.
L’Europa, il suo e il nostro futuro, sono nelle nostre mani!

Susanna Camusso, segretario generale CGIL

Francesca Chiavacci, presidente ARCI
Andrea Camilleri, scrittore, sceneggiatore e regista 
Stefano Rodotà, giurista, politico ed accademico
Renato Accorinti, sindaco di Messina
Lorenza Carlassare, costituzionalista
Vezio De Lucia, urbanista                           
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli  
Monica Di Sisto, giornalista, campagna contro il TTIP
Anna Falcone, avvocato, costituzionalista
Paolo Favilli, storico
Carlo Freccero, c.d.a RAI
Tomaso Montanari, storico dell’arte, vicepresidente di Libertà e Giustizia
Olga Nassis, presidente delle comunità greche in Italia
Moni Ovadia, attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante
Marco Revelli, storico, sociologo e politologo 

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