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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Filelleni Lombardi impegnati a celebrare la presa di Costantinopoli e Filelleni Italiani alle prese con lo Sport nell'antica Grecia: un intenso 29 maggio!

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 Di seguito pubblichiamo alcune fotografie dei due eventi svoltisi lo scorso 29 maggio.

"La notte di Alessandro ": sabato 10 giugno il Dopolavoro Filellenico di Taranto e la Società Filellenica Italiana insieme per ricordare il grande conquistatore macedone nell'anniversario della sua morte.

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Non vi è certezza: taluni indicano la notte fra il 10 e l'11 giugno del 323 a.C., altri il successivo mese di luglio, come data di morte di Ἀλέξανδρος Γ' ὁ Μακεδών, Alessandro Terzo di Macedonia, universalmente conosciuto come "Alessandro Magno". Certamente quest'uomo ha segnato la storia dell'umanità e ancor più l'avrebbe determinata se non fosse scomparso a Babilonia, all'età di soli 33 anni. Ne parliamo insieme, Dopolavoro Filellenico di Taranto e Società Filellenica Italiana, in un rapporto di stretta amicizia e collaborazione iniziato nel 2017 in occasione delle "Giornate elleniche di Taras", sabato 10 giugno, alle ore 18,00, presso la Biblioteca Civica Pietro Acclavio di Taranto. Vi aspettiamo! . . Ma p 

"Lo sport nell'antica Grecia". Conferenza di Carmine Nastri, proboviro della Società Filellenica Italiana, il 29 maggio presso il Circolo "Canottieri Irno" di Salerno.

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Nel 2014, appena costituita la Società Filellenica Italiana, si svolse la prima edizione delle "Giornate Elleniche" a Velia, l'antica Elea di Parmenide e Zenone.  Un gruppo di studenti partecipò all'intensa settimana, fatta di incontri con testimoni della grecità, corsi di ballo e di cucina greca, lezioni di greco antico e moderno sulla spiaggia.  Il più promettente di questi fu premiato dai Lions e dal Rotary e per anni è stato il più giovane dei Filelleni Italiani: era Carmine Nastri, oggi dottorando di ricerca di Storia greca e relatore presso il Circolo Canottieri Irno di Salerno il prossimo 29 maggio alle 18,30.  Il primato della giovinezza l'ha ovviamente perso (la più giovane dei Filelleni Italiani è attualmente Silvana Pirollo, studentessa all'ultimo anno di Liceo Classico). Ma frattanto ha acquistato tante conoscenze ed esperienze, confermandosi come preziosissima risorsa del movimento filellenico.  In attesa di ascoltarlo il prossimo 29 maggio, facci

"Grecia e Italia 1821-2021 due secoli di storie condivise": il Convegno voluto dall'Editore Enzo Terzi, dalla Società Filellenica Italiana e dall'Associazione Italiana Amici di Leros ad Atene dal 31 maggio al 3 giugno 2023.

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La Filellenica Lombarda ricorda la caduta di Costantinopoli alla Biblioteca Sormani di Milano (29 maggio 2023)

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Progetto Erasmus per i migliori studenti del Tito Livio di Milano. Accompagnati a Monemvasia dal Presidente della Società Filellenica Lombarda.

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Il viaggio (due settimane) a Monemvasia rientra nell'ambito di un Progetto Erasmus, finalizzato al gemellaggio con il Liceo locale. Vi hanno partecipato 23 studenti, scelti in base al voto di Greco, alla media generale dei voti e al voto di condotta. Prima di partire, tutti gli studenti hanno dovuto seguire un breve corso di neogreco, per imparare almeno le parole fondamentali e presentare una lettera motivazionale, per spiegare i motivi che li hanno indotti a candidarsi al progetto. Nel corso del viaggio sono state visitate le località di Mistràs, di Sparta e le tenute vinicole dove si produce il Malvasia (tema di fondo del progetto). Al pomeriggio si faceva lezione: di Greco, Latino e Italiano. E' stata una bellissima esperienza, graditissima da tutti gli studenti. Ad accompagnare il gruppo il Prof. Massimo Cazzulo, docente di lingua greca al Tito Livio di Milano e Presidente della Società Filellenica Lombarda. Di seguito si pubblicano alcune fotografie.

Καλή Πρωτομαγιά!

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PRIMO MAGGIO: FESTA DEL LAVORO O DELLA MADRE TERRA? C’è una piccola Nazione nel mondo che il primo maggio celebra, accanto alla festa dei lavoratori, un’altra ricorrenza: quella della natura che rinasce, della Madre Terra. É la Grecia. Gli Elleni sono un popolo straordinario, innovativo, dissacrante, di un’intelligenza travolgente… ma nel loro DNA hanno anche il cromosoma della tradizione: non dimenticano nulla, pur nelle evoluzioni più complesse che la loro società e i loro costumi hanno vissuto, trovano lo spazio per conservare l’antico. Mi sovviene, ad esempio, la sorpresa che ebbi la prima volta che ho partecipato alla celebrazione della Santa Pasqua ortodossa e vidi la bandiera dell’impero bizantino, con l’aquila bicefala, ancora lì, al primo posto nella processione dietro al celebrante. E con lo stesso tenace radicamento nella tradizione, gli Elleni celebrano ancora il primo “maggio” la festa della Madre Terra, “Ma – ga” (μα-γα), la dea primordiale delle popolazioni neolitiche, e