Miti greci: la storia di Europa.

Non poteva mancare, fra i racconti della nostra tradizione di cui parlare con gli studenti nell'ambito del progetto "Miti greci e questioni di oggi", quello di Europa, la nostra progenitrice...
L'Europa, patria comune, nata dall'incontro fra cultura semitica e indeuropea... 
Qui di seguito... la breve storia.

"La Vergine Europa, figlia del re". 



"Europa, vieni qui... oggi tuo padre riceverà ospiti venuti da lontano. E tu e i tuoi fratelli dovete stargli accanto, mentre siede sul trono come su prua di nave veloce, a guidare il popolo fenicio.





Parlerò loro di noi: siamo marinai, esperti di vele, di nodi e di stelle; siamo mercanti, conoscitori di stoffe, spezie e profumi; siamo una antica civiltà che trasforma sabbia in vetro e parole in alfabeto...".




"Proprio non posso, Padre. Le mie ancelle hanno visto, stamani all'alba, un toro bianco dalle lunghe corna, colore d'avorio levigato... era sulla spiaggia, mansueto come agnello, forte come leone del deserto...




Che sia Melquart, il nume degli avi?
Che sia un Dio straniero, giunto sul nostro lido con il popolo del mare, che oggi ti porgerà doni e ossequio?



Devo andare, Padre; devo vederlo...".

E uscì di corsa dalla reggia: e vide prima, dall'alto della rocca, i possenti cedri che da millenni profumano i pendii del Libano...




E respirò profondamente quell'aria mattutina, pregna di resina portata dal vento, come fosse l'ultima volta; poi posò lontano lo sguardo e vide mare e ancora mare.... 




E infine, giù per le strette vie della città alta, come in un battito delle sue lunghe ciglia, giunse alla porta di Tiro... e fu, sola, sulla sabbia dorata...




La sagoma possente del toro le apparve in quell'istante: brillavano le lunghe corna al sole del mattino; e la schiuma del mare pareva opaca di fronte al candore assordante del suo mantello.



In un silenzio irreale si avvicinò. E fu presa da un desiderio intenso e irresistibile: guardarlo, toccarlo, baciarlo, possederlo... Lei, la vergine Europa, la figlia del re, attratta fatalmente, perché il destino si compisse...



Nessuno più la vide.

Il mito racconta che, salita in groppa all'animale, afferrate le sue corna, come in amplesso che di due corpi ne fa uno solo, Europa attraversasse il mare verso occidente, dove fu madre, a Creta, di nuova civiltà...



Perché Zeus, il più potente degli Dei, l'aveva conosciuta; ed anche quando dei suoi mille e mille amori non serbò memoria, di Lei fu dolce il ricordo...












Commenti

Post popolari in questo blog

Giornata mondiale della Lingua e della Cultura Greca 2024: le iniziative della Società Filellenica Italiana e della Società Filellenica Lombarda.

Concessa al Prof. Marco Galdi, presidente della Società Filellenica Italiana, la croce d'Oro dell'Ordine della Fenice.

Icaro e il sogno della libertà...