Il risveglio dell'identità greca in Italia. A colloquio con Giuseppe Serroni.

In vista del Convegno del 2 settembre p.v., che si terrà a Napoli il giorno successivo alla "Lampadoforia" (si riporta in calce il programma), proponiamo con il nostro blog una serie di interviste ai protagonisti del risveglio dell'identità greca nell'Italia centromeridionale.

Cominciamo con Giuseppe Serroni, Presidente dell'Associazione "I Sedili di Napoli", che organizza la storica corsa di Neapolis con le fiaccole.    





Come nasce l'idea di riproporre, a distanza di tanti secoli, la Lampadoforia?


Giuseppe Serroni: L'idea di riproporre la Lampadoforia nasce negli 'anni 80 del secolo scorso, quando con la Compagnia Teatrale l'Atellana si pensò di avviare un percorso di recupero della Tradizione Magno-greca che Napoli aveva perduto. Tuttavia, solo nel 2015 è stato possibile realizzare la prima edizione per diversi motivi anche di carattere organizzativi, volendo riportare negli stessi luoghi di Neapolis, questa tradizione tutta Partenopea. Al progetto hanno lavorato diversi ricercatori storici sia "anziani" che più giovani, tra questi l'ex Magistrato Pietro Lignola che fu il primo propositore, sia in tempi più recenti, i dott.ri Antonio Corradini ed Enzo Di Paoli, della redazione on-line ilVaporetto.com. Molto materiale documentale proviene comunque dai reperti archeologici custoditi nel Museo Archeologico di Napoli (MANN), nella sezione Magna Grecia, che sarà riaperta il prossimo ottobre al pubblico.


Quale impatto ha avuto questa iniziativa sui turisti e soprattutto sui napoletani?

Giuseppe SerroniGià la prima edizione ha suscitato un interesse di pubblico che è andato oltre ogni nostra aspettativa. La Lampadoforia prima edizione, coincise con la processione di San Gennaro ma nonostante questa quasi sovrapposizione di eventi, le antiche plateai (i decumani d Napoli) furono letteralmente invasi da decine di migliaia di persone tra turisti e residenti, che accolsero con grande entusiasmo la nostra "processione". Anche i commercianti del Centro Antico espressero il loro compiacimento e ci aiutarono nella migliore riuscita della manifestazione, Per l'edizione del 2017, sempre negli stessi luoghi, già dalla mattina si assieparono in Piazza San Gaetano e lungo via Tribunali, decine di migliaia di persone in attesa dell'evento, a dimostrazione di una crescita e dell'interesse che il tema "Magna Grecia" suscita in Città.



La Lampadoforia, in particolare, ha favorito la consapevolezza da parte dei Napoletani della loro identità magnogreca?

Giuseppe Serroni: Senza falsa modestia dobbiamo dire che la nostra iniziativa ha aperto "un nuovo mondo" nei Napolitani, soprattutto nei più giovani, attratti dalla spettacolarità dell'evento che segue comunque un filo didattico molto evidente. Dal 2016, da quando cioè abbiamo realizzato la prima edizione, si sono susseguite in Città ma anche fuori Provincia e Regione, tutta una serie di altre iniziative sia Culturali che di Divulgazione Storica a cura di autori, archeologi, appassionati, che sull'onda emotiva della Lampadoforia hanno avviato un percorso di conoscenza e di approfondimento della nostra Identità prima semisconosciuta. Oggi ogni notizia che emerge dagli scavi della Metropolitana e che porta alla luce nuovi reperti, assume in Città e nei Napolitani sparsi del Mondo, un interesse che prima non si manifestava, se non negli ambienti degli esperti e degli "addetti ai lavori".


Quali aspettative per il futuro?

Giuseppe Serroni La Lampadoforia ha assunto oggi connotati internazionali, e già quest'anno grazie alla collaborazione con l'Associazione Amartea, organizzatrice delle Isolympiadi moderne, abbiamo avviato un progetto di più ampio respiro che avrà uno sbocco nelle prossime Universiadi del 2019 che si terranno a Napoli. Ma anche la presenza a Napoli di importanti realtà aggregative sia del nostro territorio che della Grecia sta a significare che nel 2016 la nostra intuizione non era sbagliata  e che il futuro prossimo può già guardare con fiducia ad una nuova proiezione in ambito ancora più grande di un unico progetto, condiviso da più soggetti non solo associativi ma anche istituzionali e che porterà sicuramente benefici effetti per chi ama e si riconosce in questo Risveglio della Magna Grecia.






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